Piacere Clara!
Sono un’artista? Una creativa? Ditemelo voi!
Definirmi mi è sempre risultato molto difficile, quel che mi sento di essere è sicuramente un’esploratrice. Il mio percorso è iniziato nel mondo della produzione cinematografica, che mi ha insegnato a gestire processi complessi e a coordinare team, ma ho sentito presto la mancanza di qualcosa in ciò che facevo. Ho sempre amato progettare atmosfere, costruire scenari, dare forma a idee. Così mi sono avvicinata alla scenografia, agli allestimenti e alla rigenerazione urbana, trovando nella materia e nello spazio un linguaggio potente per raccontare.
Lavoro tra arte, design e comunità, con un’attenzione particolare per i materiali naturali, le tecniche artigianali e la memoria dei luoghi. Credo nei processi collaborativi, nella progettazione condivisa e nell’importanza di ascoltare chi vive gli spazi. Ogni progetto per me è un viaggio, un intreccio di esperienze che porta a una trasformazione concreta.
La mia ricerca non si ferma agli spazi fisici: anche la grafica e l’illustrazione sono parte del mio linguaggio. Mi piace tradurre concetti complessi in immagini che abbiano profondità, creando narrazioni visive che parlano di identità, territorio e connessione.
Nel mio lavoro cerco di far convivere il rigore della progettazione e la spontaneità della scoperta. Mi interessa quello che nasce dall’incontro, dall’imprevisto, dalla contaminazione tra discipline e persone. Per questo mi considero più un laboratorio che uno studio: un luogo in cui le idee si mescolano, evolvono e prendono forma in modi sempre nuovi.